"Perché non torni il silenzio, siamo tutti figli di Mery" ( dal sito abitarearoma.net)

Fonte : sito --> abitarearoma.net
Riceviamo e pubblichiamo - 18/01/2007


Ecco il testo della lettera aperta dei Centri Sociali: "Perché non torni il silenzio, siamo tutti figli di Mery.

Il 13 gennaio 2007 in una casa di Via Buonarroti - a Piazza Vittorio - una madre ed un figlio di nazionalità bengalese figli del mondo, cittadini della nostra Roma sono morti mentre tentavano di sfuggire ad un incendio scoppiato nell’appartamento sovraffollato in cui vivevano con altre 12 persone. Nel pomeriggio mentre i movimenti di lotta per la casa, i centri sociali, le comunità dei migranti e la Roma democratica e solidale svolgevano un presidio pacifico e di denuncia delle condizioni di inumano sfruttamento che avevano provocato quella tragedia, Polizia e Carabinieri, per ordine del Questore Fulvi, hanno realizzato una feroce carica sotto il portone della tragedia senza nessun motivo apparente, dimostrando un raro disprezzo per la morte di due innocenti, insultandone la memoria e provocando 15 feriti.

La morte di Mery e Hasib è l’ennesimo lutto per una città ferita e disorientata per le condizioni in cui donne e uomini sono costretti a vivere, condizioni che ci interrogano sul livello di civiltà e sulle profonde ingiustizie sociali in cui siamo immersi e in cui rischiamo di annegare. Quello che è successo non è frutto di “un incidente” non è una “tragica fatalità” ma è lo specchio delle condizione di vita di migliaia di donne e di uomini, cittadine e cittadini, ultimi tra gli ultimi, per cui il

colore della pelle è solo un ulteriore gradino nella scala della discriminazione, della precarietà, dell’ingiustizia e spesso dell’indifferenza.

Perché una lettera aperta alla città?

Scriviamo per riaffermare il carattere solidale di questa nostra Roma, troppo spesso lasciata sola ad affrontare, risolvere, autogestire i problemi complessi di una metropoli del 21 secolo. I migranti di questa città, a volte stigmatizzati come pericolo sociale o al contrario mitizzati come risorsa e soluzione per i problemi del futuro del paese, sono esseri umani, esattamente come le migliaia di precari e precarie che producono buona parte della ricchezza di questa città, e hanno bisogno di una casa, di un reddito di diritti politici e civili per esercitare una piena e consapevole cittadinanza I migranti sono uno dei tanti colori e delle tante facce che insieme ai nostri compongono la parola precarietà.

Questa lettera, le manifestazioni di questi giorni e il corteo di sabato 20 Gennaio vogliono costruire un percorso per affrontare in maniera definitiva le mille contraddizioni che la società, la politica e le

istituzioni, non sanno, non possono e, non vorremmo dover pensare, non vogliono risolvere.

Che cosa vogliamo ottenere?

Vogliamo giustizia per Mery e per Hasib, vogliamo un’altra “giustizia”.

Vogliamo che i loro amici possano scegliere liberamente di vivere in questa metropoli ed in questo paese.

Vogliamo un’altra politica pubblica sulla casa che sappia parlare di diritto universale all'abitare. Che parli di case accoglienti e costruite con fondi pubblici, nel pieno rispetto dell'ambiente e della cultura di una città. Vogliamo che la parola casa nel vocabolario comune si trovi sotto la parola DIRITTO e non sotto la parola SPECULAZIONE, vogliamo che venga messo da subito in moto un piano straordinario che costruisca migliaia di case in EDILIZIA SOCIALE, PUBBLICA E BIOLOGICA, per garantire a ognuno di vivere e mettere radici nella Roma dei DIRITTI UNIVERSALI, per fermare il processo di privatizzazione che subisce da anni questa città, e per porre un freno alle cartolarizzazioni ed alle POLITICHE CHE INDIRIZZANO DENARO PUBBLICO NELLE TASCHE DEI SOLITI PRIVATI. Vogliamo che venga abolita la LEGGE 431/98, che è l'origine prima di questa tragedia visto che ha liberalizzato il mercato degli affitti, ed ha dato il via ad una lotta tra simili che porta a convivenze indecenti e forzate, a sforzi enormi di precari e precarie, per riempire le tasche di vecchi e nuovi, piccoli e grandi SPECULATORI DEL MATTONE, anche attraverso il contributo all'affitto. Crediamo che sia il momento di approvare un DECRETO “ANTI-SFRATTI ” senza fughe dai Senati, e dalle grida di dolore di una societa' colpita al cuore, e di APPLICARE LA DELIBERA 110/05 per dare risposte, finanziamenti e strategie certe alle POLITICHE PUBBLICHE DELL'ABITARE a Roma.

Vogliamo una nuova legislazione sull’immigrazione preceduta dall’abolizione della legge Bossi-Fini, degna erede della Turco-Napolitano: la vergogna dei Cpt, da questo punto di vista, è emblematica. Vogliamo inoltre che l'accoglienza dei migranti divenga una realtà concreta e fattiva e non un tema da legare alla sicurezza ed all'ordine pubblico, anche attraverso il riconoscimento e la valorizzazione di quei percorsi autogestiti che vivono in questa città.

Vogliamo che la precarietà sul lavoro e nella vita non siano più uno degli snodi centrali della produzione di ricchezza della metropoli Roma.

Vogliamo immediata una politica chiara sul piano nazionale e locale che parli di nuovi diritti sul lavoro, di nuove stabilità contrattuali e di reddito per tutti, senza ulteriori incentivi alle imprese che producono una folle guerra per la sopravvivenza. Vogliamo che le centinaia di morti sul lavoro che fanno “bella” Roma abbiano anch'essi un'altra giustizia, che parli di una sicurezza sul lavoro permanente e non derogabile, che vada a garantire la dignità umana e non i profitti delle aziende.

Vogliamo che le istituzioni, le forze politiche e sociali, il Sindaco Walter Veltroni si impegnino a fornire risposte, risorse e strategie in tempi certi, non siamo più disponibili all’ennesima mediatizzazione di una ferita non rimarginabile, perchè, come abbiamo scritto, questa volta non basterà un fiore per questa tragedia.

Non si facciano in ogni caso illusioni coloro che pensano di speculare politicamente approfittando della nostra determinazione per proporre di nuovo la loro demagogia e il loro populismo. La destra romana, i suoi sodali palazzinari e suoi editori di riferimento, i suoi bottegai senza scrupoli, la curia vaticana, non troveranno in noi, antifascisti, antirazzisti e antisessiti per scelta, nessuna sponda.

In questa città, governata da un sindaco con super poteri, che sembra più il futuro segretario del partito democratico e da un prefetto bell’imbusto ed imbelle, che sembra più preoccupato della sua futura carriera politica che della sicurezza sociale dei cittadini, e da una trama di poteri senza scrupoli, abbiamo diritto di farci sentire e di essere ascoltati.

Non vogliamo niente per noi, ma tutto per tutti.

E’ il tempo dell’indignazione, è il tempo di un’altra giustizia, è il tempo di un’altra politica. "

Per contatti e informazioni : nonbastaunfiore@autistici.org - http://nonbastaunfiore.noblogs.org

UNICEF - Regali per la vita

Cosa è Regali per la vita?

Regali per la vita è un progetto dell'UNICEF che consente di sostituire il solito dono con qualcosa di veramente importante: un regalo per la vita!

Come funziona Regali per la vita?

Scegli il regalo che preferisci: puoi scegliere fra molti articoli che possono salvare la vita di un bambino, e riceverai una testimonianza sotto forma di un gadget, da consegnare a un amico o a un parente, in qualsiasi momento e per qualsiasi occasione.
Puoi acquistare un regalo attraverso il sito www.regaliperlavita.it e supportare in questo modo l'UNICEF e la sua missione di portare aiuti a tanti bambini nel mondo.

Cos'è l'UNICEF?

L'UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia) è la principale organizzazione mondiale per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell'infanzia e dell'adolescenza.
Fondato nel 1946 su decisione dell'Assemblea Generale dell'ONU, l'UNICEF opera attualmente in 156 Paesi in via di sviluppo attraverso 126 uffici permanenti sul campo (Country Offices) e in 36 Paesi economicamente avanzati tramite una rete di Comitati Nazionali.

La missione dell'UNICEF è di mobilitare in tutto il mondo risorse, consenso e impegno al fine di contribuire al soddisfacimento dei bisogni di base e delle opportunità di vita di ogni bambino, ragazzo e adolescente.

L'UNICEF esplica la propria azione attraverso programmi e progetti di sviluppo umano concordati e realizzati, in ogni paese, assieme alle istituzioni pubbliche e alle organizzazioni e associazioni locali, nel totale rispetto delle diversità culturali e con particolare favore per coloro che sono svantaggiati per ragioni legate al sesso, alla condizione sociale, all'appartenenza etnica o religiosa.
La Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia, approvata dall'ONU nel 1989 e ratificata finora da 193 Stati, è il quadro di riferimento della nostra organizzazione, caratterizzata da un approccio centrato sui diritti e da una strategia volta a dare ad essi concreta realizzazione in tutte le fasi dello sviluppo della persona e in tutte le circostanze, situazioni di emergenza comprese.

Cos'è l'UNICEF Italia?

Il Comitato Italiano per l'UNICEF - ONLUS è parte integrante della struttura globale dell'UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia), organo sussidiario dell'ONU con il mandato di tutelare e promuovere i diritti delle bambine e dei bambini (0-18 anni) in tutto il mondo, nonché di contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita.

Il Comitato Italiano opera in nome e per conto dell'UNICEF, secondo l'Accordo di Cooperazione tra Comitato Italiano e UNICEF Internazionale e la pianificazione congiunta delle attività.

Per il perseguimento dei propri obiettivi, il Comitato Italiano opera mediante l'apporto indispensabile di tutti quei soggetti che, con il loro spirito di volontariato, condividono e sostengono le finalità e le strategie dell'UNICEF, avvalendosi di una struttura operativa stabile (staff).

I Volontari e la struttura operativa si identificano e si fondono in un'unica realtà-forza allo scopo di assumere un ruolo di guida e di servizio nella costruzione di un mondo in cui i diritti di ogni bambina e ogni bambino siano realizzati.

dal sito : regaliperlavita.it

Dalida : 20 ans déjà

Dalida
20 Ans Déjà
Per ricordare il 20ennale dalla sua morte e celebrare due lanci in esclusiva della etichetta Universal , il circolo Mario Mieli durante la serata Muccassassina presenta "Dalida FOREVER" una serata in onore alla grande artista Italo-Egiziana , da sempre idolo di rispetto per la diversità e grande icona della multiculturalità. Dalida ha cantato in 8 lingue , ha venduto più di 120 milioni di dischi fra gli anni 50 e 80, e a Parigi le è stata nominata una piazza e un monumento nazionale. Una carriera straordinaria per una donna che nonostante avesse tutte le ricchezze materiali soffriva della mancanza di quelle ricchezze che i soldi non possono comprare : la Felicità. Dopo ripetuti tentativi di suicidio , il primo dopo la morte del suo fidanzato al tempo , Luigi Tenco , per concludere con l'ultimo , che le riuscì , il 2 Maggio 1987 nella sua casa di Parigi. Nonostante sia morta , lei continua ad essere viva nel cuore dei suoi fan , e di tutti coloro che l'hanno apprezzata.

Alcuni Video di Dalida : 1) Medley realizzato nel 2007 delle sue 101 canzoni piu belle 2) Salma ya salama in arabo 3) Hava Naguila ( canzone Ebraico-Francese) 4) Una delle sue piu belle interpretazioni in Italiano














IL GIOCO DELLA CITTA' SENZA LIMITI - Biblioteca Marconi

IL GIOCO DELLA CITTA' SENZA LIMITI
Roma - Milano - Tokyo: Danese celebra BRUNO MUNARI

mostra delle opere di Bruno Munari realizzate da Danese
la mostra rimarra' aperta fino al 27 novembre

Inaugurazione
mercoledì 7 novembre 2007 ore 17.00
info indirizzoinfo accesso disabili
indirizzo

via Gerolamo Cardano, 135 - 00146 Roma
accesso ai disabili totale
info contatti
contatti
responsabile della biblioteca Daniela Ludovisi
telefono 06 45460301
fax 06 45460312
e-mail biblioteca.marconi@bibliotechediroma.it

Biblioteca Guglielmo Marconi offre da sempre eventi incentrati sul multiculturale e sul dialogo internazionale. Presto anche un evento molto interessante sulla multiculturalità teatrale. Chi è disederà potrà recitare o raccontare una storia nella propria lingua madre. Qualunque essa sia compresa il "Romano".

Problema Rohm a Roma

Problema Rom a Roma

Vengono chiamati rumeni ma in realtà i Rom sono un
popolo indoeuropeo, appartenente al gruppo degli zingari (detti pure zigani o gitani). La stessa Romania , da cui molti di questi gruppi vengono , non li ama. Dopo l'episodio di Tor di Quinto Roma , l'Italia e la stessa Romania ne sono rimaste scioccate. Ma questo episodio singolo ha fatto venire alla luce un problema assai piu trascurato nella capitale : Cosa fare di questi campi profughi e di coloro che li abitano? A giorni verrà approvato un nuovo piano di legge. Mentre i giornali e tv fanno dilagare il razzismo e la xenofobia con i loro "servizi ad hoc".. la tensione cresce.. I cittadini stranieri , che lavorano legalmente e che non infraggono nessuna legge hanno paura di subire ritorsioni ingiuste , e altri organizzano barbariche rese dei conti alla far west. L'unica speranza è che venga approvata una legge giusta e che coloro che invece lavorano onestamente non subiscano altre ritorsioni da parte di improvvisati cowboy senza testa.

Gypsy Rom problem in Rome

They're commonly called Rumenians but actually they're an indoeuropean people , belonging to a group of gypsies. Rumenia itself , from where the most of these groups derive , doesn't love them at all. After the tragic episode of Tor Di Quinto in Rome , the capital , Italy and Rumenia are shocked. But this single episode highlighted a problem that has been way covered in the past years : What shoul we do of this "Unlegal camps" and of those who inhabit? Italian parliament is about to pass a new law within a few days regarding the inquiry "Immigrants". And in the meanwhile Tv News and Magazines make racism and xenofoby spread out.. Fear echos reign among citizens. Foreigners who legally work and live in Rome are afraid to be object of controversial vengeances from New Millennium cowboys who on the otherside have already started up their own crusade setting up unproper actions and most of all unlegittimate ones. Especially because those they're hitting are those ones who legally work and live in Rome peacefully, on their own. The only hope we're left is that the law which is about to be passed at the parliament is going to be a decent law and that this wave of racism and xenofobia is about to end real soon.

Auguri di Ramadan a tutti i musulmani!

RomaMutliculturale.blogspot.com , anche se in ritardo , fa gli auguri a tutti i musulmani per la fine del mese di Ramadan! Buon cammino!

Although it's passed , RomaMulticulturale.blogspot.com wishes a happy end of the month Ramadan to all muslims of Rome!

Il dialogo tra le fedi religiose , un dovere civile.

VI Giornata del dialogo Cristiano Islamico
5 Ottobre 2007 - 23 Ramdan 1428

Con l'adesione di Pax Christi , SAE , Commisione Giustizia e Pace dei Domenicani Carmelitani , Conferenza mondiale delle religioni per la pace , Comunità di base di San Paolo , Servizio Rifugiati e Migranti.

La giornata del dialogo cristiano islamico giunge alla sua sesta edizione. Quest'anno l'evento verrà celebrato il 5 ottobre, penultimo venerdì di Ramadan.

La giornata fu ideata nel 2001, come iniziata tesa a contrastare l'11 settembre e il clima di incomprensione scaturito dalla strage.

In questo quadro il 5 Ottobre è prevista una visita guidata della Moschea di Roma, nella cui sala congressi si svolgerà una tavola rotonda intitolata "Il dialogo tra le fedi, un dovere civile."

La Grande Moschea di Roma è situata in via della Grande Moschea ed è facilmente raggiungibile con i mezzi e con il trenino dalla metro Flaminio.

Per coloro che vogliono partecipare all'evento telefonare lo 06-4820503 oppure spedire un'email a redazione@confronti.net

English:

6th Annual Day of Christian - Islamic Dialogue
October 5th 2007 - 23 Ramdan 1428

This event finally reached its 6th annual edition , and this year's conference will be held Oct 5th , the friday before last friday of Ramdan's month.

The Event was created in order to contrast those negative thoughts caused by the Sept 11th attack at the Twin towers.

Those of you who choose to join this year's edition will have to opportunity to visit the Big Masjid of Rome at 3.30 and to attend a conference over Inter-religious dialogue at 4.30.

The Big Masjid of Rome is situated on Via della Grande Moschea. The event will be probably held in Italian.

Those of you who want to join please contact CIPAX at 064820503 or email them at redazione@confronti.net

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